Anno XVIII              n° 1    Genn./Marzo 2004   

INFORMATORE     SI.N.QUADR.I
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Bollettino d'informazione per gli iscritti del SI.N.QUADR.I
a cura della  segreteria naz. organizzativa   

Confederazione
Unitaria Quadri
Conféderation
Européenne
XX
Supplemento a "Partecipazione" Autorizzazione del tribunale di Genova n° 31 del 27.10.75

”RESPONSABILITA’ SOCIALE DELL’1MPRESA - (RSI)” o
 ”CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY - (CSR)”,
MA SEMPRE DI ETICA  SI TRATTA ....

Dopo i casi Enron, Wordcom in USA e i più recenti Cirio e Parmalat in Italia, che hanno prodotto effetti devastanti, parlare di RSI o  CSR (Corporate Social Responsability diventa un ”must” nel mondo dell' economia, della finanza e delle imprese. Le trasformazioni in corso con la diffusione delle tecnologie informaliche (ehe honno modificato il concetto di spazio e tempo legati alla produzione), la globalizzazione  dei mercati ha esasperato la competitività delle aziende) e lo sviluppo delle esternalizzazioni, hanno modificato profondamente la natura del capitale: da produttivo a finanziario, rendendo sempre più difficile 1' individuazione di chi detiene il reale controllo delle imprese. In tate contesto è sempre più sentito un modello di ”Governance di alto profilo etico” con l’ impegno di perseguire uno sviluppo economico  sostenibile integrando i propri obiettivi aziendali con  il rispetto  dell’ ambiente e lo sviluppo sociale delle realtà in cui si opera. Si tratta  di avviare un salto culturale dei comportamenti delle imprese nei confronti dei clienti, fornitori, dipendenti,  ma anche viceversa, venendosi a generare un coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
In Italia, il Ministro del welfare ha iniziato una campagna sul tema del
Corporate Social Responsability  (CSR ); il 14 novembre, a Venezia, con la 3° conferenza europea sull'argomento, ha definito il criterio base della Responsabilità Sociale delle Imprese e cioè:

l' integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate
"
 
concetto che consiste nello sviluppo di linee guida e criteri condivisi per la valutazione e la verifica delle pratiche di CSR..
Come Confederquadri-Sinquadri deve esserci un coinvolgimento di tutti gli
stakeholders (imprese, sindacati, dipendenti, clienti, fornitori); come associazione di categoria abbiamo avviato un confronto anche con le altre organizzazioni dei Quadri per rilanciare il progetto ETICA DEL SERVIZIO che impegna il quadro, il professional  ad uscire allo scoperto, nell'alveo sociale del suo intorno, per il rispetto dell'ambiente e per uno sviluppo sociale più etico.. Idea proposta molti anni fa, che magari aggiornata e corretta, ribadisca alcuni codici fondamentali di condotta, o meglio un'etica di servizio, che dia un contributo allo sviluppo dell' importante progetto che richiede la CSR, che dovrebbe diventare un percorso strutturale e irreversibile e ,forse, non volontario da parte delle imprese, ...ma obbligatorio

Sotto sono riportati gli obiettivi lanciati dal ministero del  Welfare, parte integrale del progetto SCR.
www.welfare.gov.it   HomePage > Responsabilità Sociale delle Imprese > obiettivi

  • diffondere la cultura della CSR e lo scambio di buone pratiche;
  • garantire il cittadino che l'impegno sociale comunicato dalle imprese sia effettivo;
  • realizzare un set di indicatori - standard - semplice e modulare che le imprese possano adottare su base volontaria per valutare la propria performance in ambito CSR;
  • supportare le PMI nello sviluppo delle politiche e strategie di CSR;
  • favorire lo scambio di esperienze tra i vari Paesi al fine di identificare e recepire le migliori pratiche a livello internazionale.